venerdì 30 dicembre 2016

And the winner is...


Premesso che mi piace pensare che le nominations degli Oscar siano solo frutto del pensiero indipendente degli oltre seimila membri dell'Academy [?...] mi domando se costoro esprimano le proprie preferenze lasciandosi guidare da gusti personali e da emozioni del momento o se invece usino degli schemi predefiniti con parametri più o meno oggettivi...
Ma le curiosità non si fermano qui. Ad esempio, questa gente si accontenterà di guardare i film una sola volta in occasione delle mostre... li rivedrà più volte... magari da un dvd stando spaparanzata sui divani di casa... in sequenza diversa per non privilegiare gli uni rispetto agli altri... o che altro?

Un compito affascinante, senza dubbio, ma allo stesso tempo impegnativo e forse anche complesso in qualche misura.

Dico questo perché se dovessi stilare oggi una classifica dei film più belli che ho visto nell'ultimo mese non sono più tanto sicuro che al primo posto metterei Sully e, con tutto l'affetto e stima, Clint e Tom come miglior regista e miglior attore.

Ad esempio mi è piaciuto moltissimo Captain Fantastic (interpretato da un bravissimo Viggo Mortensen) che tratta il tema dell'educazione dei figli in modo molto originale e anti convenzionale (pressoché impossibile che raccolga consensi dall'elite americana che ha eletto presidente Donald Trump...).

Mi è piaciuto molto Florence, un film che definirei con l'ossimoro di "dramma comico", interpretato dal più bravo Hugh Grant di sempre e dalla "Signora del cinema" Meryl Streep. E alzi la mano chi è stato tradito una volta da Meryl Streep!

Infine ho visto Lion... un film tratto dal racconto autobiografico di Saroo Brierley dal titolo "A long way home" (titolo italiano "La lunga strada per tornare a casa").
Dico subito che se siete persone facili alla commozione e vi scoccia darlo a vedere in sala (i vostri vicini di poltrona sbirciano sempre nella vostra direzione quando fingete di sbadigliare...) questo film forse non fa per voi. Non vedevo una sala così commossa dal "Capitano mio Capitano!"  dell'Attimo Fuggente... e, andando ancora più indietro nella storia del cinema, dai tempi del "Marcellino pane e vino" di Ladislao Vajda con Pablito Calvo, bravissimo come Sunny Pawar, interprete di Saroo bambino.

Insomma, che cosa volete che vi dica? Munitevi di un pacchetto di Kleenex e "al diavolo" i vostri vicini di poltrona e le mie nominations!!!

venerdì 16 dicembre 2016

SkiTrab Comp Dual Skin

Per chi come me avesse acquistato degli sci da "classico" con inserti in "mohair" sulle solette e, sempre come me, fosse convinto che "con questi tipi di sci non perderai tempo con paraffine, ferri da stiro, spazzole, raschietti, trapani e altri improbabili accessori..." ecco una breve e piacevole conversazione via email che ho avuto in questi giorni con Carlo Brena, Direttore della rivista SciFondo. 

Buongiorno Carlo, ho 67 anni, sono appassionato di sport e di sci di fondo in particolare. 
Di recente ho acquistato un paio di SkiTrab Duo Skin che per vari motivi non ho ancora avuto occasione di provare. Nell'attesa, anche dopo qualche chiacchierata con amici fondisti, ho maturato alcune curiosità sull'uso corretto delle pelli che nessuna ricerca web è riuscita finora a soddisfare in pieno. Mi riferisco in particolare a trattamenti preventivi delle pelli con spray anti-zoccolo, alle procedure per la loro corretta sostituzione e per la loro conservazione al termine dell'utilizzo. 
Se non mi è sfuggito qualche articolo al riguardo sui numeri di SciFondo delle passate stagioni, non crede che questo possa essere un bel tema da trattare visto anche il crescente interesse del mercato per questo tipo di solette? 
Ovviamente le sarò grato per qualsiasi dritta "estemporanea" mi potrà dare in attesa di eventuali articoli più specifici sulla nostra bella rivista. 
Grazie in anticipo per l'attenzione.

Qui la gentile risposta di Carlo Brena: 
Buongiorno Maurizio, il tema è estremamente interessante e potremmo affrontarlo in una delle prossime puntate. 
Intanto diamo alcune risposte alle tue domande: diciamo che la manutenzione e preparazione degli sci da fondo con pelli si ispira a quella che da tempo si fa nello scialpinismo ovvero si utilizza una paraffina dura da passare sulle pelli così da velocizzarle. 
In commercio esistono anche sostanze specifiche (anche spray) antighiaccio che riducono la possibilità che si crei lo zoccolo e al tempo stesso velocizzano la fase di scorrimento quando le pelli toccano la neve. 
Numerose aziende si adoperano per sviluppare la propria soluzione. Per esempio MasterWax con la sua applicazione a rullo, è una ottima soluzione, passando lo sci da punta a coda, pelli comprese. http://www.masterwax.it/ 
Dalla Finlandia l'azienda Optiwax suggerisce l'uso del suo nastro: qui il video per l'applicazione con sciolina HF a caldo.
Infine, per la sostituzione delle pelli suggeriamo un procedimento artigianale ma funzionale: scaldare con il phon a temperature non eccessive 150/200° ad una distanza di 15-20 cm e levare la pelle, prima della successiva applicazione pulire il canale da residui di pelle e poi sempre scaldando la colla si va a mettere la pelle nuova. 
Spero di averle dato buoni consigli 

Questa invece é la mia successiva email di ringraziamento: 
Grazie Carlo, per la tempestività e per la completezza. È tutto chiaro.
Se poi ha anche qualche suggerimento per guarire da un dannatissimo "colpo della strega" gliene sarò eternamente grato... :-))
Un caloroso saluto e un buon weekend (a lei che può...)

sabato 3 dicembre 2016

Preparatevi all'impatto!


Capisco di aver visto un bel film quando, uscendo dalla sala, alla domanda "Lo vorresti rivedere domani?" mi rispondo "SI".
Sully l'ho visto ieri sera e ho già una gran voglia di rivederlo... 
E tanto vale che ve lo dica subito: per me Oscar per il miglior film, miglior regia (Clint Eastwood, il mito...), miglior attore protagonista (Tom Hanks, il mio preferito) e miglior attore non protagonista (Aaron Eckhart).
Un paio di consigli per chi andrà a vederlo: non alzatevi dalla poltrona finché non sono passati tutti i titoli di coda e... prendete una camomilla prima di andare a dormire...

lunedì 31 ottobre 2016

Fenomeni

La biondina sulla destra ha compiuto 99 (novantanove) anni il 22 Ottobre 2016.
Ieri con la sua assistente si é fatta i 344 scalini della Madonna del Bosco in poco meno di 19 minuti.
Dovresti allenarti di più... mamma!

sabato 29 ottobre 2016

Berbenno

Traccia Strava con salita da Ponte Giurino e discesa da S. Omobono

Dico solo che esattamente un anno fa avevo fatto il Berbenno in 22' 47", stamattina l'ho fatto in 31' 39", quasi 9 minuti in più per una salita di 6,1 km.
Onesto... sono salito "prudente" perché pensavo che da Berbenno saremmo proseguiti per Blello, Brembilla, Laxolo e ancora Berbenno, invece siamo scesi subito a S. Omobono e siamo "volati" a casa. Bene così.
Resta il fatto che 22' e 47" oggi non li avrei fatti neppure in moto...

P.S.
Per rispondere al commento di Vincenzo ho rilevato distanze, tempi e medie su tre segmenti del percorso. Ecco i risultati:


lunedì 24 ottobre 2016

Selvino

La traccia Strava dell'intero percorso

Un tentativo per convincerci a salire da Nembro l'aveva fatto mentre attraversavamo il centro di Brembate: "il vero Selvino si prende da Nembro...!!!" aveva urlato Giuseppe continuando a pedalare in testa al gruppo. Poi si era girato come per raccogliere un "unanime consenso".
Noi invece avevamo fatto finta di niente, un po' come quegli studenti che si chinano a raccogliere la penna quando la prof di matematica inizia a interrogare... 
Tanto è bastato per superare lo svincolo di Almenno e per infilarci zitti zitti sulle "montagne russe" di Ubiale Clanezzo. Ormai il Selvino lo potevamo prendere solo dal "dolce" versante di Fonte Bracca...
Che poi, con la deviazione a sorpresa verso gli strappi di Pratomano e Stabello (vedi i due "cornetti" ai km 30-33), tanto "dolce" non ci è proprio sembrato.
Morale: nessuno si illuda di farla franca con la prof di matematica...

mercoledì 19 ottobre 2016

Il Lombardia di SMS Santini

Se andate all'outlet SMS Santini di Lallio e provate la maglia celebrativa della 110^ edizione del Giro di Lombardia... fate attenzione perché non riuscirete più a togliervela di dosso...

mercoledì 12 ottobre 2016

Screenshot

"Screenshot" (o "snapshot") è un termine anglosassone usato per indicare la fotografia istantanea dello schermo di uno smartphone o di un tablet (é possibile ottenere un'istantanea anche dello schermo di un computer ma non è di questo che voglio parlare ora).

Lo screenshot si ottiene premendo una combinazione di tasti diversa a seconda che abbiate tra le mani un iPhone/iPad (Apple) o uno smartphone/tablet dotato di sistema operativo Android (ad esempio un Samsung).
In tutti i casi lo screenshot produce una normale fotografia (accompagnata dal classico rumore) che finirà nell'Album (Apple) o nella Galleria (Android).

Vediamo come fare nei due casi:

Apple
Fino a qualche giorno fa gli utenti Apple facevano uno screenshot sui loro iPhone e iPad premendo in sequenza i tasti "Power+Home".
Dopo l'installazione di IOS 10.0.2 (l'ultima versione del sistema operativo Apple per dispositivi mobili) i tasti sono sempre gli stessi ma li dovrete premere contemporaneamente. Non chiedetemi chi ha avuto questa brillante idea...

Android (es. Samsung)
Data la varietà di smart/tablet dotati di sistema operativo Android la combinazione di tasti necessaria per fotografare lo schermo può cambiare da "Volume meno+Power" (frequente con Android 4.0) a "Home+Indietro" o, come nel caso di Apple, a "Home+Power".
Insomma, provate... e cercate di capire qual'è la combinazione giusta per i vostri dispositivi mobili. Dopo di che sarò grato a chiunque si prenderà la briga di inviarmi uno "straccio" di commento indicando il modello del suo smart/tablet e la combinazione funzionante.

martedì 11 ottobre 2016

Manna

http://mottolino.panomax.at/
Clicca sulla foto per attivare la "Real Time Cam"

Ieri mattina Livigno si è svegliata sotto una leggera spolveratina di manna...
Clicca sulla foto o QUI per vedere la situazione in tempo reale.

lunedì 10 ottobre 2016

Miragolo

La traccia Strava del tratto centrale

Il giro (in bici) del sabato con Giuseppe & Co. non è mai una passeggiata: non finisce mai prima di 90 km e c'è sempre una salita a dare un senso alla giornata.
Sabato scorso è toccato al "Miragolo", un'arrampicata di 9,5 km sul versante destro della val Brembana, con un "attacco" che secondo le tracce ufficiali inizia all'altezza del secondo ponte di Zogno.
Chi si è preso la briga di misurare le pendenze e di pubblicarle sul web dice che il Miragolo ha un dislivello di poco meno di 650 metri, una pendenza media del 6,6% e massima del 10%...
Io, che ero vestito più per un trekking in Alaska che per una pedalata in val Brembana, ho capito fin dai primi metri che non era giornata, quindi ho messo il 30x27 e mi sono messo in difesa, una difesa che neanche il Milan di Rocco nel '63...
Sergio non conoscendo la salita ha preferito farmi compagnia, ed è salito senza versare una goccia di sudore.
Giuseppe e Vincenzo invece, che se l'erano studiata metro per metro, sono andati in fuga al primo tornante e li abbiamo rivisti in cima, al bivio di Miragolo San Marco.
Ero troppo stanco (e fradicio) per chiedere chi dei due l'avesse spuntata, e quindi non vedo l'ora di leggere i loro commenti qui sotto...

Sosta caffé a Rigosa (fonte: Google Maps)

giovedì 6 ottobre 2016

I sospetti dell'inseparabile Ennio


Ieri, tornando da un "pellegrinaggio" al negozio di Giacomo Zaupa con Carlo, Tino e l'inseparabile Ennio, tra scambi di barzellette e riflessioni serie Ennio ci ha raccontato di quella volta che, dopo aver pagato il pedaggio a un casello autostradale, s'é accorto, quando ormai aveva superato la barriera, che il resto ricevuto dall'esattore, meglio noto come "l'omino", era sbagliato: mancava 1 euro.
A quel punto, dopo aver girato mentalmente la scena del ritorno a piedi al casello, della penosa discussione con l'omino e dei clacson degli automobilisti inferociti in coda, d'accordo con la sua consorte aveva deciso di lasciar perdere e di tirar dritto.

Col tempo però quell'episodio si era insinuato nel suo cervello, tanto che alla fine gli aveva fatto maturare il sospetto che non si fosse trattato di un semplice errore ma di una vera e propria truffa. Una truffa che il "furbetto" di turno, forse ispirato dal proverbio di origine anglosassone "take care of the pence and the pounds will take care of themselves", metteva volontariamente in atto ai danni dei clienti per arrotondare il proprio stipendio.

E siccome "un indizio é un indizio, due indizi sono una coincidenza ma tre indizi fanno una prova" (cit. Agatha Christie) ieri Ennio la "prova" l'ha avuta proprio dal sottoscritto: 
  • casello diverso (Tangenziale Est di Milano barriera di Agrate, nel mio caso) 
  • tecnica dell'esattore identica (numerose monete di resto e auto in coda al casello)
  • "trattenuta" di 20 centesimi la prima volta e di 50 centesimi la seconda.
Ora, metteremmo la mano sul fuoco per la maggior parte delle persone che fanno questo lavoro, ma qualche dubbio sull'etica di alcune di queste, piuttosto che sulle loro capacità contabili, permetteteci di averlo....

domenica 2 ottobre 2016

Il Tirannosauro


Non sono mica sicuro che la foto qui sopra renda giustizia alla reale pendenza (18%) di questo tratto di salita che porta al valico di Valcava...
Fatto sta che ieri mattina mentre pedalavamo in sella alle nostre bdc all'altezza della casa che vedete sulla destra Vincenzo mi ha urlato: "il tratto più duro inizia tra un chilometro dopo una curva a destra!". Di riflesso ho lanciato un'occhiata al pacco pignoni: la catena era sulla corona più grande da una vita (il 27); ho rialzato la testa e... con lo stesso stato d'animo di chi si vede sbucare un tirannosauro da dietro la curva gli ho detto: "oooh ca##o... e questo cos'è?"... e poi: "sei sicuro? perché se tra un chilometro c'è un tratto più duro di questo giuro che torno indietro...!!!".

sabato 1 ottobre 2016

Ne valeva la pena?


Provo sempre una grande emozione quando vedo passare una gara ciclistica, come del resto capita a tutti gli appassionati di ciclismo.
E' un fenomeno curioso se ci pensate, ti muovi in anticipo per evitare la chiusura delle strade, cerchi il posto migliore e aspetti. A volte aspetti parecchio perché ti basi sempre sulla media più elevata e magari quel giorno i corridori non ne avevano tanta voglia.
Ma é bello anche passare il tempo ad osservare... le varie forme di umanità: sono sempre più numerosi gli uomini delle donne e, tra questi, i pensionati. Arrivano in sella alla loro specialissima, acquistata con una parte di liquidazione e si guardano intorno per trovare un posto sicuro dove appoggiarla. Non sono mai del tutto tranquilli, due parole e uno sguardo alla bici...
Intanto il posto incomincia ad affollarsi e là dove c'era una bici adesso c'é un mucchio selvaggio e magari nel frattempo é volata qualche parola grossa... (senso di appartenenza e umana comprensione scarseggiano quando c'é di mezzo l'incolumità di un pezzo di carbonio...).
Poi inizia il movimento delle staffette, ci sono quelle accreditate e quelle che approfittano della situazione per darsi un tono.
E non manca mai il furgone che ti vende cappellino, borraccia e ombrello (chissà poi perché un ombrello...) tutto a 5 euro e non avete idea di quanta gente abbocchi. 
Il tipo del furgone va "in fuga" prima che parta la corsa ed é perennemente inseguito e rimproverato dalle prime pattuglie di Polizia che... uno, vorrebbero vedere la strada sgombra... due, vorrebbero poter guadagnare anche loro tutti quei cinque euro...
Un'auto dell'organizzazione che diffonde notizie sulla corsa fa intuire che l'attesa é quasi finita.
Ma ecco il camper della Rai... ed é un tripudio di foto manco fosse la Papa-mobile.
Poi é la volta delle moto della Polizia che rasentano i due lati della strada per fare spazio ai corridori.
Il rombo dell'elicottero Rai per le riprese aeree si fa sempre più vicino... adesso é proprio sopra di noi e tutti a fare "ciao" con la manina.
C'é chi fa un estremo tentativo per chiamare casa e dire di girare su Rai Sport che "forse mi vedete", ma quassù non c'é verso di prendere neppure una misera "Edge"...
La folla si agita e questa volta é per un motivo serio: c'é la moto Rai per le riprese da terra che sale lentamente quasi zigzagando. Il cameramen é seduto al contrario e sta riprendendo i primi tre corridori che pedalano letteralmente "sotto di lui".

Damiano Caruso (primo al valico di Valcava)
Si alzano urla, incitamenti, battimani... "vaiii!!!" "braviii...!!!". Non si sa chi siano ma poco importa, chi pedala su queste pendenze a 20-25 all'ora dev'essere bravo per forza!
Tre minuti e arriva il gruppo... e l'eccitazione arriva a fondo scala. Ognuno cerca di individuare i "preferiti" per incitarli al massimo delle proprie energie e c'é un abisso di colori, di suoni e di emozioni tra queste manifestazioni di apprezzamento e quelle cui purtroppo ci stiamo abituando nel frequentare i social network...

Stanno già passando le ammiraglie, coloratissime. Sui tettucci trasportano "gioielli"... sono le bici dei corridori, bellissime e altrettanto colorate.... e alzi la mano chi in questi casi non pensa "perché non ne cade una davanti a me...".

L'ammiraglia CCC con bici "Guerciotti"
Passano gli ultimi corridori, sempre più isolati ma applauditi e incitati come i primi. Chissà se servirà a spingerli oltre il Berbenno, Sant'Antonio Abbandonato e il Selvino...
Saranno trascorsi non più di 10 minuti dal passaggio dei primi ed é già tutto finito. Ognuno ha qualcosa da raccontare: "Aru? io non l'ho visto bene"... "venivano su col 40x27"...

Fabio Aru alle spalle di Igor Hernandez
Ma se ci muoviamo riusciamo a vedere l'arrivo in TV, che sarebbe il degno coronamento della giornata dopo averli quasi toccati in cima alla Valcava.

Esteban Chaves, il vincitore
E allora... un controllo alla "specialissima" dopo averla estratta dal groviglio, su la zip del giubbino windstopper, una stretta al casco e allo strap dei guanti, un sorso d'acqua dalla borraccia, una sistematina al "fondello"... e giù per la discesa che qui é "dura" tanto quanto la salita...

Ne valeva la pena? Non so... voi che ne dite?

venerdì 30 settembre 2016

Perseverare é umano, diabolico é arrendersi


"Questo libro é una celebrazione delle capacità umane. Di comparirci non me l'aspettavo proprio, però mi fa molto piacere. Non tanto perché racconta gran parte della mia vita d'atleta e delle mie imprese su Everest, Kilimanjaro e Aconcagua, ma soprattutto perché ho sempre sostenuto anch'io gran parte delle cose che vengono spiegate qui. Senza volontà, senza impegno non si va da nessuna parte. Una volta questa era una lezione ben chiara, oggi lo é molto meno. Forse la gente ha disimparato a lottare, é rassegnata, passiva, specialmente i giovani..."
Tranquilli... non é il sottoscritto che parla... questo é uno stralcio della prefazione del secondo libro di Pietro Trabucchi "Perseverare é umano". Come aumentare la motivazione e la resilienza negli individui e nelle organizzazioni. La lezione dello sport".
L'autore é Bruno Brunod: due volte campione mondiale di skyrunning, record mondiale di salita e discesa del Cervino, Aconcagua, Monte Rosa e Kilimanjaro, e più veloce salita al Campo 3 Everest North Face.

Io ho appena finito di leggerlo... fino alla pagina dei ringraziamenti e del "finito di stampare nel mese di Novembre 2015" (si tratta della nona edizione, la prima é di Gennaio 2012) e già sento un irresistibile desiderio di correre in libreria ad acquistare il primo della serie.

mercoledì 28 settembre 2016

ETA (Estimated Time Of Arrival)

In un'intervista a Quora, Richard Russel, ingegnere di Google, spiega in che modo Google Maps stima il tempo di arrivo ("ETA") di un determinato percorso:
"Come in altri prodotti simili, gli ETA di Google Maps sono basati su una varietà di cose, a seconda dei dati che sono disponibili in una particolare area. Queste cose vanno dai limiti di velocità ufficiali a quelli raccomandati, come la velocità calcolata a seconda del tipo di strada, i dati della media storica su un certo periodo di tempo (a volte solo media, a volte in particolari momenti del giorno), il reale tempo di viaggio di utenti precedenti ed informazioni sul traffico in tempo reale. Alla fine si sovrappongono i dati provenienti da tutte queste fonti e viene fornita la migliore approssimazione possibile."
(leggi QUI la risposta completa di Russel)

Ne deduco che Google non abbia ancora considerato i tempi che io e Carlo abbiamo fatto registrare ieri mattina in camminata nordica sul percorso Sancina-Campsirago...

Rilevazione "Strava" (a/r) di Martedì 27 Settembre 2016
 
Stima Google Maps (solo andata)


martedì 27 settembre 2016

Giro di Lombardia


http://www.ilombardia.it/it/
Sabato 1 Ottobre si corre la 110.a edizione del Giro di Lombardia.
Se volete sapere tutto ma proprio tutto su questa attesissima edizione cliccate sul logo oppure QUI.
Nota di servizio: il passaggio dei ciclisti sulla Valcava é previsto tra le 14:20 (40 km/h) e le 14:45 (36 km/h).

lunedì 26 settembre 2016

Ylläs-Levi

Amici fondisti... aggiornate le vostre agende! Sabato 8 Aprile 2017 prende il via la prima edizione ufficiale della Ylläs-Levi!

La Ylläs-Levi é un evento che fa parte da molti anni della tradizione sciistica di massa del sud della Lapponia e a partire dall'anno prossimo chiuderà ufficialmente la stagione delle gare del circuito Visma Ski Classics.

La gara prenderà il via dalla stazione sciistica di Ylläs e avrà il suo epilogo nell’idilliaco paesaggio invernale del villaggio di Levi. In mezzo... 60 km di panorami mozzafiato immersi nella natura selvaggia della Lapponia.

Chi avesse intenzione di partecipare però... incominci fin d'ora a mettere da parte i soldi per l'iscrizione...
  • €120 dal 15 Set al 15 Ott
  • €130 dal 16 Ott al 30 Nov
  • €140 dal 1 Dic al 2 Apr
Clicca per ingrandire

giovedì 22 settembre 2016

Neve d'allevamento


Grazie alla tecnica dello "snow farming" Livigno potrà mettere a disposizione degli appassionati di sci di fondo un anello di 1 km già a partire dal 20 Ottobre 2016.... Ciumbia!!!

Clicca QUI per leggere l'articolo su Skitime.

mercoledì 21 settembre 2016

Resilienza


Pietro Trabucchi insegna all'università di Verona ed é stato psicologo della squadra nazionale di sci di fondo alle Olimpiadi di Torino 2006. Ha scalato l'Everest e ha corso e terminato diverse gare di endurance tra cui, per 4 volte, il Tor des Géants (la gara preferita di Luciano, uno dei miei "soci" di sci di fondo).
Questo libro parla soprattutto di "resilienza", ossia della capacità di tener duro per raggiungere  un obbiettivo tanto nello sport quanto nella vita di tutti i giorni e di come questa capacità, che gli ominidi del Pleistocene hanno iniziato a sviluppare 2 milioni di anni fa, stia inesorabilmente venendo meno a causa dei condizionamenti cui veniamo sottoposti da parte di tv, media, pubblicità e via discorrendo. 
Pietro (é amico di Luciano quindi anche un po' amico mio...) in questo libro prova anche a sfatare il mito del "talento innato" a favore della "costanza dell'esercizio" e finalmente mi ha fatto capire che se non sono ancora diventato "Eric Clapton" é perché mi sono esercitato con la chitarra solo per 100 delle 10000 ore necessarie...
Scherzi a parte, precipitatevi in libreria, leggetelo, passatelo ai vostri figli e regalatelo ai vostri amici! Non ve ne pentirete, anzi... mi ringrazierete!

sabato 27 agosto 2016

Stelvio Bike Day 2016


Record di partecipanti alla "Stelvio Bike Day" ("Scalata Cima Coppi"): le cronache riportano di 11400 ciclisti in transito sui due versanti, quello sudtirolese di Prato allo Stelvio (8400) e quello italiano di Bormio (3000). Tra questi anche il sottoscritto... in mountain bike.

Ho sempre detto: "Stelvio? o in bici da corsa o niente"...  e allora, perché in mtb? Semplice... per godermi 39 tornanti, in discesa, con gomme larghe e freni a disco!

Partecipazione consigliatissima: pedalare tra questi panorami senza il traffico di auto e moto non ha prezzo; infatti la partecipazione è libera e totalmente gratuita.
In compenso le foto ricordo del vostro passaggio costano una fortuna: €10 per una foto digitale (formato jpg), €30 per 4 foto...!!!
Capito adesso perché ho pubblicato la foto-provino?

lunedì 11 luglio 2016

21a Traversata del Lario

La giornata era iniziata in modo inatteso, al limite del comico: il motore della barca che di li a poco ci avrebbe traghettato sulla riva di Onno non voleva saperne di partire. 
Il proprietario, un uomo sull'ottantina, dopo numerosi tentativi accompagnati ogni volta da un'imprecazione, sfinito, aveva alzato le mani e senza giri di parole aveva chiesto il cambio a chi gli stava più vicino.
Io avevo impugnato la maniglia d'avviamento con due mani e avevo tirato come se non avessi fatto altro nella vita... un gorgoglio e il ribollire dell'acqua in superficie per un attimo mi avevano fatto pensare che più tardi avrei anche potuto battere il record di traversata.

Purtroppo non è andata così e quella "prestazione" del tutto casuale alla fine è risultata di gran lunga la mia migliore di Domenica 10 Luglio... 44 minuti e 9 secondi il mio tempo di traversata e un pizzico di delusione per non essere riuscito a fare meglio dell'anno scorso.

Riepilogo delle mie Traversate del Lario
Per la cronaca ha vinto il solito Federico Rusconi in 15' 40" abbassando di quasi 2 minuti il precedente record che già gli apparteneva.

La Pro Loco di Mandello dovrà però rivedere l'organizzazione della gara, soprattutto per ciò che riguarda la procedura di partenza: il numero crescente degli iscritti (più di 700 in questa edizione) dilata oltremodo i tempi di trasferimento dei concorrenti dalla riva di Mandello a quella di Onno.
Ne risulta che una partenza fissata alle 10:30 venga data in realtà alle 11:00 quando ormai la maggior parte dei concorrenti sta "schiumando" in attesa del via all'altezza della seconda boa.

Avanti di questo passo e senza correttivi sostanziali ci sarà da ridere quando Federico polverizzerà il record del mondo dei 1500 sl che ci auguriamo venga stabilito ai prossimi Giochi Olimpici di Rio dal nostro Greg Paltrinieri...

venerdì 3 giugno 2016

Customer Orientation di Vodafone


Venendo meno per un momento alla finalità di questo blog segnalo un potenziale "raggiro" che potreste subire nel migrare un contratto di fonia da un operatore telefonico ad un altro.

Antefatto
  • Infostrada nell'ultima bolletta bimestrale comunica a mia madre un aumento del canone di fonia fissa: il canone passerà da 17 a 27 Euro/mese (o giù di li) a partire dal 1 Giugno 2016;
  • Dopo qualche riflessione decido di chiudere il contratto Infostrada e di passare a "Telefono Fisso" di Vodafone (naturalmente senza penali o costi di disattivazione da parte di Infostrada).
24 Maggio 2016
  • Mi reco al chiosco Vodafone con l'ultima bolletta Infostrada, col codice di migrazione, la copia della carta d'identità e del codice fiscale di mia madre; firmo dove serve e mi consegnano il telefono "Vodafone classic" con SIM provvisoria;
  • La portabilità del vecchio numero avverrà in 2-3 settimane, ma prima, entro 2-3 giorni, dicono che dovrei ricevere una telefonata da Vodafone per la conferma vocale del contratto;
  • Collego il telefono alla presa di corrente (non si tratta di un vero telefono fisso ma di un "cellulare fisso" con scheda SIM GSM) e, come promesso, il telefono funziona;
  • Dopo una settimana non ho ancora ricevuto la telefonata per la richiesta di conferma vocale; temo solo che il periodo di sovrapposizione tra il vecchio contratto Infostrada e il nuovo Vodafone si possa protrarre più del dovuto, per questo mi riprometto di tornare al chiosco appena possibile per avere notizie.
3 Giugno 2016
  • Ricevo una telefonata da un call center che mi propone un nuovo contratto adsl. Sto per mandare a stendere l'operatrice ma si tratta di un call center Vodafone e decido di approfittarne tirando in ballo la conferma vocale del contratto di mia madre;
  • L'operatrice, molto gentile e in un buon italiano, si offre di verificare lo stato della pratica ma dice "mi dovrebbe gentilmente fornire nome e cognome di sua madre, numero di telefono, etc. etc.";
  • Leggermente insospettito le dico di lasciar perdere, farò la verifica presso il negozio che ha preso in carico la pratica;
  • Mi risponde che facendolo ora con lei risparmierei tempo;
  • La signora sembra affidabile e cedo...;
  • Risponde che la pratica di mia madre è sospesa per mancanza della copia della carta d'identità;
  • Strano, ho consegnato la copia della CI all'impiegato del negozio;
  • Mi dà il numero fax della Vodafone di Roma e mi invita ad inviare un'altra copia della CI;
  • Chiede anche quale modalità di pagamento avevo scelto per il contratto. Rispondo "RID";
  • Dice che nel giro di 20' mi richiamerà l'addetto al "controllo qualità" per la conferma vocale, e che a lui dovrò comunicare anche l'IBAN del conto;
  • A questo punto credo di aver capito... e dopo aver chiuso la comunicazione chiamo il chiosco Vodafone e riporto la storia all'impiegato. Mi conferma che si tratta di un "raggiro" che i call center mettono in atto non appena "fiutano" un nuovo contratto in fase di attivazione. Per farla breve, se il cliente ci casca si ritrova con due telefoni, due contratti, due addebiti e tanto tempo da perdere per venirne fuori; mi raccomanda di rifiutare qualsiasi richiesta venga fatta dal fantomatico "controllo qualità" e mi invita a non fornire dati sensibili (come l'IBAN) via telefono, poi promette di verificare lo stato della pratica presso il supporto Vodafone;
  • Vado comunque in negozio per verificare di persona; mi confermano che non c'è alcun intoppo, tutto procede come previsto, la portabilità sarà completata mercoledì 8 Giugno;
  • Poco dopo, a casa, vengo raggiunto dalla telefonata del sedicente "controllo qualità";
  • Mi risparmia la fatica di capire se si tratti del vero o del finto controllo perché fa riferimento al precedente contatto con la "gentile signora" del call center;
  • Gli rispondo che ho avuto da Vodafone la conferma che tutto procede secondo quanto previsto e che non serve alcun intervento da parte sua;
  • Non oppone resistenza, mi risponde solo in modo seccato "se lo dice Vodafone...".
Conclusione
Ho imparato che non esistono sinergie tra i diversi canali di vendita dei servizi telefonici (negozi, call center e vendite online), al contrario... i canali, soprattutto i call center, ingaggiano lotte furibonde tra loro per strapparsi i potenziali clienti, e il tutto avviene nella più completa indifferenza dei loro responsabili. Un fantastico esempio di "customer orientation"...
Adesso attendo con curiosità l'8 Giugno e la prima bolletta Vodafone, nel frattempo non vedo l'ora di ricevere una telefonata da un call center, di qualsiasi operatore telefonico... meglio ancora se di Vodafone...

domenica 15 maggio 2016

Granfondo Internazionale Felice Gimondi

Percorsi e numero di concorrenti:
- Lungo (162 km): 873
- Medio (128 km): 1343
- Corto (90 km): 924

Le mie classifiche:
- Assoluta: 621/924
- Maschile: 585/854
- Categoria over 65 (M7+): 35/86

La volata per il 621° posto

Nell'ordine: colle del Pasta, colle del Gallo, Selvino

domenica 7 febbraio 2016

Marcialonga 2016 - Cos'é che mi spinge

Ecco la risposta alla domanda che era rimasta appesa al post qui sotto. Non giurerei sulle percentuali, sulle motivazioni invece credo di essere stato molto obiettivo.

Grafico realizzato con versione "mobile" di Microsoft Excel

martedì 2 febbraio 2016

Marcialonga 2016 - Senza virgole

Mi sto ancora chiedendo cos'è che spinge una persona di sessantasei e passa anni in discreta forma fisica ma con una preparazione specifica approssimativa ad attraversare con degli sci ai piedi settanta chilometri di neve marcia e di pozzanghere d'acqua a gambe larghe per la quasi totale assenza di binari spingendo solo con spalle e braccia ininterrottamente dalle nove e un quarto di mattina alle sette meno cinque di sera mandando giù di tanto in tanto improbabili miscugli di uva passa cioccolata pane salame biscotti zollette di zucchero formaggio spicchi d'arancia acqua tè e caffè...
Quando mi sarò dato una risposta scriverò sulla mia Marcialonga 2016, fino ad allora basti il resoconto cronometrico di Datasport.com.


venerdì 29 gennaio 2016

Marcialonga 2016 - La dote

Ecco che cosa avrò nella gambe e nelle braccia alla Marcialonga 2016.

In rosso la botta al sacro

giovedì 28 gennaio 2016

L'ultima buca


La leggenda della "buca" (alias "anello di Maloja") narra di un tracciato "allenante".
L'ultima persona da cui l'ho sentito dire, anche con una certa convinzione, è stato un signore/fondista, più o meno della mia età, stamattina al langlauf di Maloja.
Non c'è voluto molto per smontarlo, giusto il tempo di allacciarmi le scarpe da fondo: "non so che cosa ci troviate di tanto allenante in questa buca, é tutta discesa o salita e non c'è un tratto più lungo di 50 metri dove si possa sciare in passo alternato...".
Mi ha dato ragione.
Poi ho voluto dare alla buca un'altra possibilità... il fondo era ghiacciato e in tre o quattro punti affioravano perfino delle chiazze d'erba.
Una vera pena e... addio per sempre!
Avevo ancora tempo per rifarmi e qualche minuto dopo le 13:30 ero su quel tratto piano a valle del langlauf per una serie di ripetute in passo alternato e in passo spinta, curando tecnica e velocità.
Una vera goduria!
Alle 16:00 ho salutato l'Engadina. 
Domenica la Marcialonga di Fiemme e Fassa... si salvi chi può!

Il bel tratto pianeggiante a valle del langlauf di Maloja

Langlauf

La traduzione letterale di "langlauf" dal tedesco all'italiano sarebbe "sci di fondo", ma a noi piace attribuire al termine il significato più esteso di "caldo e accogliente locale dove gli appassionati di sci di fondo possono fare pipì/popò, depositare sci, borse, indumenti, spogliarsi, fare la doccia completamente gratis... e quando gli appassionati se ne vanno il locale rimane caldo e accogliente come prima del loro arrivo".

Una panoramica del langlauf di Maloja

martedì 26 gennaio 2016

Contagiri

Temperature in leggero aumento anche in Engadina. Per ora la neve sta tenendo bene ma se non succede qualcosa nei prossimi giorni temo che a breve... sarà "erba".
Ho girato sull'anello di Isola per ben 11 volte... e per non perdere il conto ho fatto una "tacca" col bastoncino sulla neve a bordo pista alla fine di ogni giro. 
Sembrerà banale... e invece l'ho trovato molto motivante. 
A un certo punto, mentre stavo per completare il decimo giro, si é materializzata una coppia di svizzeri che ciaspolava in neve fresca nei pressi del contagiri. Per un attimo ho temuto che stessero per cancellare il mio lavoro, poi per fortuna hanno cambiato direzione e io ho tirato un lungo sospiro di sollievo. 
Sinceramente non ce l'avrei fatta a ricominciare tutto daccapo...

Il contagiri


martedì 19 gennaio 2016

Cosa vuoi di più dalla vita?

Fare otto giri dell'Isola può risultare molto noioso ma quando hai il sole, il cielo e un binario da sogno cosa vuoi di più dalla vita...? Un lucano?

Vista dall'anello di Isola


venerdì 15 gennaio 2016

Sils e Silvaplana-Surley

Freddo, vento e binari coperti di neve su gran parte delle piste di Sils; quasi un sequel di mercoledì 13 a Maloja.
Buoni invece il sentiero nel bosco lungo il lago di Silvaplana e l'anello di Surley che ho violato per primo con un piacere quasi carnale.

Surley