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| Cavalese ore 17:37 - Tempo finale 8.40.09 |
La Marcialonga è questa, prendere o lasciare... smoccoli ancor prima di partire perché i tuoi guanti sono rimasti in una tasca della giacca a vento che hai già infilato nel sacco viola che hai già lanciato sul camion... smoccoli lungo tutto il percorso che se, per dire, ti capitasse di tirare le cuoia subito dopo Canazei andresti già dritto dritto all'inferno... giuri a te stesso che "questa è davvero l'ultima" perché non si può sempre sciare su una neve che sembra la spiaggia di Senigallia... lo giuri a Canazei, a Predazzo e in tutti i paesi che attraversi con la "sabbia" alle caviglie... ti chiedi dove diavolo abbiano spostato Molina, che ogni anno sembra sempre più lontana... poi attacchi la "cascata", senza sciolinare perché anche stavolta hai le pelli (quelle rosse)... c'è un tavolino da campeggio sul lato destro della pista, c'è una bottiglia sul tavolino, una bottiglia da un litro e mezzo di... no, non può essere Coca Cola... e poi non è neppure un punto di ristoro della Marcialonga... tiri dritto finché un "would you like some?" ti raggiunge forte e chiaro... ti giri e... quel tale con la giacca a vento rossoblu lo sta chiedendo proprio a te... sorridi per quanto la paresi facciale te lo permetta e fai un cenno di assenso... ti ritrovi un bicchiere di liquido scuro stretto tra le mani... bevi un bicchiere di Coca Cola fresca, la miglior Coca Cola che tu abbia mai bevuto... grazie! mille volte grazie! "thank you very much indeed!"... la Marcialonga è anche questa e già non vedi l'ora della quarantaseiesima.
la miglior Coca Cola che tu abbia mai bevuto...
RispondiElimina... e pensare che non era neanche light ...
Complimeti al 5273! e, al prossimo anno!
Hai commentato come Anonimo ma credo di avere riconosciuto la calligrafia 😀.
EliminaGrazie per i complimenti e al prossimo anno, sperando di parare i colpi della strega!
E semmai la Coca Cola Light l'avrei trovata all'entrata di Predazzo... 😜
EliminaCaro Maurizio, messa in soffitta (si fa per dire) la Marcialonga (con la M maiuscola), bisogna buttarsi anima e corpo sulla bici da corsa, perché la stagione e' alle porte e si preannuncia "impegnativa assai"! Prima quindicina di maggio con il Passo San Marco (lato Morbegno), poi tappa del Giro a Cervinia, Sella/ronda bike e, dulcis in fundo, Gavia con chiusura al traffico!
RispondiEliminaLa "squadra" mitica sta programmando le prime uscite di allenamento (in piano) gia' per questo mese.
un caro saluto
Vin
Caro Vincenzo, purtroppo non sono ancora riuscito a buttarmi definitivamente alle spalle l'onda lunga della Marcialonga: raffreddore e malanni vari mi stanno perseguitando dal martedì successivo alla gara. Devo anche dire che la voglia di sciare non mi é ancora passata e che la neve e le piste dell'Engadina sono ancora un richiamo troppo forte. Però ti confesso che penso alla bici tutti i giorni e mi chiedo come sarà quando metterò le terga sulla sella dopo oltre due mesi di completo digiuno. Il programma mi sembra affascinante e molto "challenging". Il giorno prima della Marcialonga ho fatto un giro in auto al passo Sella e al Pordoi e dicevo a mia moglie "vedi, su queste strade organizzano una manifestazione simile alla Stelvio Bike e mi piacerebbe partecipare...". La sua reazione immediata é stata "tu sei pazzo!"... Io avevo in mente anche la "Marcialonga Cycling" che nella versione "lunga" passa dal Lavazé e dal San Pellegrino, ma vedremo. Nel frattempo sto seguendo con molto scrupolo il programma di esercizi giornalieri che mi ha consigliato il mio fisioterapista contro i colpi della strega che mi tormentano ormai da tre anni. Avevo qualche timore anche alla Marcialonga, poi per fortuna, anche con l'aiuto di una fascia lombare, é andato tutto bene. Dunque resto in attesa della prima convocazione, non vorrei poi diventare una zavorra. Un caloroso saluto. Mao
EliminaMa i guanti che indossi all’arrivo dove li hai rimediati?
RispondiEliminaSono i sotto-guanti di seta che mi ero messo prima ancora di scendere dal pullman. Se fossi rimasto a mani nude non avrei dimenticato gli altri nella tasca della giacca a vento. Così invece me ne sono accorto al momento di infilare le mani nei lacci dei bastoncini, ma ero già nella mia griglia. E dopo essermi guardato intorno e aver capito che non sarei mai riuscito a recuperare il mio sacco dal camion, non ho potuto fare altro che stringere forte i lacci per evitare sfregamenti alle mani. E onestamente devo dire che non ho sofferto per il freddo nè ho avuto dolori per vesciche o altro. L’unica problema sono stati i crampi alle dita la sera, mentre ero a cena. Una roba comica per certi versi.
EliminaTi farà piacere leggere questo commento che ho trovato sul forum di Ski Nordic. L’ha scritto tale “Genky” e riguarda un tema a te caro: l’uso di sci con pelli.
RispondiEliminaIeri sono stato a Zambla.
Ha nevicato nella notte e la pista alla mattina era un gioiellino.
Ho fatto classico con gli skin.
Stavolta li ho paraffinati ben bene e ho messo anche il silicone sul pelo.
Considerazioni finali: Skin tutta la vita.
Ieri, presumo perché ho messo silicone, non ho più avuto problemi in ingresso e in uscita dai binari.
È chiaro che quando troverò condizioni con temperature ampiamente sotto lo zero e neve fresca, userò ancora gli sci sciolinati, che sono più performanti.
Su tutte le altre nevi però...
Genky
Ne abbiamo già parlato, ci sono tanti modi per evitare lo zoccolo sulle pelli in condizioni di neve nuova: il silicone (spray) è uno di questi. Un altro è di strofinare a freddo sul pelo la stessa “saponetta” di paraffina che hai applicato a caldo sulla soletta. Da Nones invece anche quest’anno mi hanno paraffinato i Trab col metodo Optiwax.
EliminaGenky non dice che sci ha usato?
Seconda domanda: tu hai già deciso che sci skin comprare per la prossima stagione? 😜